_ Propositi a sproposito _

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[Prima o poi, sìsì, riuscirò a fotografare Pisa ad inverno inoltrato con l'Arno immobile a fissare la propria immagine, anzi il proprio fermo immagine delle 7.30 ora mattutina.
Ed anche tutto ciò che lo incornicia, timidamente illuminato dal sole poco tiepido e la brina grigio chiaro.
Non è il classico buon proposito di salvare il mondo, lo so eh
ma oltre ad essere spudoratamente acida sono anche gioiosamente realista.]
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Sto ancora galleggiando tra l’insoddisfazione e la smania tipica di Gennaio, quando generalmente capisco che c’è ben poca possibilità che io riesca a concludere alcuni buoni propositi che mi ero prefissata. E’ passata la neve appena accennata delle vacanze, svegliarsi sotto il peso del piumone e la leggerezza dei migliori sonni, aprire le finestre e trovarsi le Apuane ad un passo meno di uno, con l’aria schietta, le guance arrossate, un cane non nostro e l’inverno a braccetto.. Il bagliore soffuso di alcune foto che non smetto di riguardare, foto in cui continui a ritrarre la mia felicità più incondizionata. Niente più che un battito di ali grandi che fanno arcobaleni gialli.





Di notte a cercare altre canzoni da cantare nei momenti di pausa.



S t o p ---

Ultimamente non ho granché voglia di raccontarmi, sarà che le giornate passano in solitudine e la solitudine trapassa i giorni, con una casa troppo grande per me, forse anche per se stessa. Ed infatti ho fatto della mia camera un luogo tutto a portata di mano avvolto a metà tra rosso e verde e viola
Più qualche libro
qua e là
in cui mi rifugio volentieri: il segreto è una grossa tazza blu di tè ( o di te, a seconda) ed una tremenda voglia di staccare il mio mondo dal mondo,
per qualche ora, riporre la mappa con il sentiero dei doveri, degli orari e dei volti che ricordano tutto quello che sarebbe piacevole dimenticare.


P l u F

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