Alba prima dell'esame

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Ho gli occhi che rimangono aperti a fatica, sul treno mi sembrava di essere come quei bambini che, ovunque si trovano, riescono comunque a cadere nei sogni più profondi. 
Ed io uguale, specialmente dopo:

- notte praticamente insonne
- sveglia alle 5.30 del mattino
- aver assunto consistenza di pongo per essermi rannicchiata sui sedili del treno durante le due ore di viaggio

( Tra l’altro un ragazzo davanti a me, una volta arrivati, con fare sprezzante

“Mi hai rubato il posto del piede, sto cercando di fregartelo da un’ora. Ti invidio.”

“Hm. Solo perchè non stai come sono messa io da due ore”

“Non ti invidio”)


- aver affrontato un orale cercando di ricordarmi QUASI tutto, ovviamente il quasi è stato determinante... Meno male che una sorta di intraprendenza è venuta in mio soccorso.

( Secondo me questa cosa ai professori piace. Anche al liceo era uguale. Oddio, devo ammettere che in realtà la professoressa di analisi e fisica mi odiava... Vabeh, pietra sopra. 
Ma voglio dire, come si fa a spiegare fisica con i post-it,senza scrivere una formula alla lavagna e spiegando la dimostrazione a voce??! )

- aver percorso la distanza università-stazione a piedi con lo zaino a zavorra sulle spalle in circa 9 minuti. Tipo che se andavo a corsa ci mettevo di più.



Insomma. Tutto per dire niente. 
Domani è prevista una giornata di full immersion fotografica, prima di iniziare la totale distruzione fisica e mentale con tecnica delle costruzioni. Spero di tornare con molte foto

(l’ho detto e quindi ne farò, forse, una a modo)


Con permesso.

(That which passes. Passes like clouds)

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Ok.
Oggi mi impongo una giornata di distrazioni, di svago. Oggi mi impongo una sana musica terapia, soltanto due orette di studio e ripetizione compulsiva dei concetti chiave e poi 

STOP.

Utilità di sistema = pulizia disco + deframmentazione Kia.


Funzionerà?


In realtà sono impanicata all’inverosimile, ma non voglio dare a vedere quello che c’è dentro a ciò che c’è fuori. Anche perchè il panico è inutile e peggiorativo...
Pensiamo solo al fatto che la soluzione più semplice, logica e a portata di mano non viene mai alla mente in quei casi in cui tutto il mondo sembra cospirare negativamente alle proprie spalle.
Quindi il segreto è
“mente sana in corpo sano”

No.

“Calma e sangue freddo”
Sì.

Per questo a volte mi chiamano super eroina.

A meno che non sia per altri motivi e allora, bè.

ok

NON

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Ho il cervello stanchissimo... 
Gli occhi pesanti e necessità di staccare da tutto e da tutti. 
Sento il peso di molte aspettative sulle spalle, di poche notti arricchite di stelle, povere di desideri da spegnere.
La voglia di osservare un panorama vasto, ma non troppo, dall’alto.
Alto fino alla quota del mio sorriso, dei miei non pensieri, del mio correre senza rincorrere.
Del mio guardarti e disegnarti, del mio giocare e guardare in basso e fermare il tempo. 
Per saltare dentro una tua tasca, giungere in silenzio a sedermi alla tavola del tuo mondo accuratamente apparecchiato. 
Colore ed essenzialità. 

Ho molta voglia di distendermi , guardare all’insù, di provare vertigini
dentro il cielo,

e

scorrere.

Non c'è capo nè coda

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E’ un po’ preoccupante che io stia crollando dal sonno e che,
al contempo, ascolti i Led Zeppelin nelle cuffie... Bevendo camomilla, tra l’altro.
Oggi sono spinta dalla carica positiva che non ho ancora capito da dove mi provenga, visto che in questi giorni gli unici diversivi sono stati, in ordine sparso:
il cappotto viola regalatomi da Andy. Siccome mi sta bene allora lo dico, che mi sta bene.

E vabè, solo quello in effetti.

Perchè in sostanza sto davvero crollando dal sonno ed in sostanza le mie giornate sono davvero e per davvero noiose. Arricchite da due notti inutili passate sul divano, cercando di ignorare la pioggia che mi ricorda un sacco di cose che mi riportano a ciò che la pioggia dovrebbe ricordare. E che anche i Led Zeppelin dovrebbero
...



Tutto sommato mi andava giusto di scrivere due parole inutili per dare aria alle mie mani.
Senza capo nè coda.
Ma soprattutto coda, visto che molte cose
(persone?) PARE abbiano
solo il capo


!

RESPIRA

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Ancora qualche settimana in cui non mollare la presa e
continuare così. 
Caffè a tutte le ore necessarie... 
Poi potrò lavorare al mio sitino, tornare a fare foto senza pensieri pesanti, imparare qualche programmino nuovo di disegno, iniziare il corso di Laboratorio di Interni, tornare a correre con la musica nelle orecchie, quella che trascina l’adrenalina e mi libera dalle tossine, dall’atmosfera che non mi appartiene.
Uscire senza dovermi sentire in colpa se capita di far tardi e se il giorno dopo è domenica e poter dormire proprio perchè è domenica. 
E che cazzo, prima o poi dovranno esistere anche i week end...



Tornare a VIVERTI
in quei luoghi lassù
con i miei diecimila colori fondamentali.

Update

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E’ bellissima questa cosa....

Che io sono nei casini più totali e mi trovo a tirar su di morale e a stimolare chi è messo molto meglio di me.
E il bello è che mi viene naturale.

Devo capire il meccanismo secondo cui le persone pensano che io sia forte e che riesca a superare tutto da sola. 
Forse perchè esterno davvero poco quello che provo dentro.

O forse perchè è davvero importante scegliere

quello che si vuole sembrare.

E se lo scegli bene sei a cavallo.

L'interesse delle cose

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Buongiorno a tutti...
Come vi sta girando il rientro?

Per quanto mi riguarda dovrei iniziare a riprendere un ritmo di vita decente. Non sono abituata a non avere lezione a Gennaio e ad averci gli esami. 
Per adesso è sempre stato che il settebarrazerouno si rientrava nella nostra amata struttura a carcere,
il più delle volte congelata e con ancora l’alberello di Natale in portineria. 
Mentre noi... Con i caffè della macchinetta avvinghiati nelle mani, sperando che, oltre a scaldarle, la caffeina attraversi le vene dei polsi, si colleghi con le arterie e con qualche magica soluzione anche al cervello; per svegliarlo dal torpore del piumone che abbiamo lasciato qualche minuto prima.
So che chi studia medicina si sta contorcendo su sè stesso per quello che ho appena scritto, sui collegamenti tra arteria e robe varie. Ma piazziamoci una pietra sopra e non se ne parli più, per cortesia!


Tutto sommato non mi dispiace, se non fosse per il fatto che mi mancano ancora due monografie e non basta stare svegli fino alle 2 di notte per ripetere all’esaurimento gli argomenti. Tanto sono transgenici come i miei capelli:
si triplicano al risveglio. 
Per cui uno se ne fa anche una ragione.

Detto ciò, tanto per non contraddirmi mai, domani devo prendere il treno per andare a Firenze, è prevista neve, -4 le minime e 5 le massime.
Così ho deciso che sradicherò i sedili del treno per schiaffarci direttamente il mio letto,
e farò un po’ di spazio per la scrivania con tutti i libri sopra. 

Cioè, alla fin fine mi sembra anche fattibile come cosa.
O no?

Zero-Nove

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“Dicono che mi esprimo correttamente
non lo credo affatto
dicono che rispondo male
non è vero per niente
dicono che sono magro
penso potrei fare di meglio
dicono che non so il francese
forse in questo hanno ragione
...”

Dicevo. L’ultima volta che ho preso il raffreddore era il 1 gennaio 2009, me lo ricordo come se fosse ieri.
Tralasciando che stanotte ho raggiunto una temperatura fantastica di 6000°K e che questa mattina è stata la gatta a portarmi a giro per la casa, trascinandomi per la manina in modo da scaldarsi quell’ammasso di pelo che dovrebbe avere una forma da felino.
MA.

Il Capodanno è passato in modo tranquillissimo, indolore e con i bicchieri riempiti fino all’orlo di vino. Una cenetta preparata ad arte con le nostre manine.
Poi vabè, c’è sempre chi alle 8 del mattino del primo dell’anno si mette a martellare in casa per attaccare chissà quali cazzo di quadri

?


La gita fuori porta in cerca di fotografie è ovviamente saltata, perchè io non ho un fisico, per precisare, ma un ammasso di carne informe che dovrebbe avere la forma di essere umano. 
Per niente figo, tra l’altro!

E non c’è fotografia che prenda il posto della realtà! 
Questo per mettere comunque, in generale, i puntini sulle iii 

Che ne metto più di una perchè se no non ha senso il plurale.

Oggi sono prolissa, ho già capito

!



“...
spesso ci crediamo a quello che non siamo”
[Bluvertigo]