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Allora, oggi mi girano ad elica. Per la verità è un po' che mi girano ad elica, ma poi perché se scrivo po' apostrofato me lo segna errore?
Ma è mai possibile che appena "credo" di aver finito il programma per un esame mi ritrovo a stampare chili di carta in pdf circa altra roba da sapere? A ordinare altri libri on-line?
Non so.
Ho un odio viscerale per tutti quelli che hanno quei cazzo di esami a crocette, che preparano un'orale in 5 giorni lamentandosi di averlo preparato in 5 giorni, quando a me cinque giorni servono per raccattare il materiale che mi occorre, ad essere ottimista.
Ho un odio viscerale per quegli stronzi che ci mettono i corsi integrati e a cosa servono se per avere un voto sul libretto devo fare 3 esami?? Tanto vale che me ne lasci tre no? Tanto oramai!
Ah, dimenticavo: odio le revisioni, che mi costringono ad andare a Firenze seimila volte con 'sto caldo di cippa per poi sentirmi dire il giorno dell'orale che, comunque,

-questa cosa potevi farla in altro modo, meglio che la mettevi cosà, ma questo perché è fatto così e blàblàblà-
spesso contraddicendo tutto quello che mi era stato detto al ricevimento.

Ho un odio viscerale per la mia non pazienza...

Anzi forse è il contrario, ultimamente sono fin troppo paziente e diplomatica.
Mi sa che sto invecchiando.


Piccolo Mondo

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Soggetti: Coccinella&Laura
Luogo: Parco della padula
Camera: Nikon D300
Lente: Nikkor 50mm f/1.4 @ f/3.5
Tempo di esposizione: 1/200

Luce naturale

Oggi mi sento microminuscola, così.


C'ho il mac in ostaggio, scrivo col PC

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Sto attraversando la fase -crisi mistica del Sabato sera- Ho imprecato contro due tizi, insultandoli abbestia (prima o poi rischierò la vita, lo so), non curante del mio essere nana e mingherlina all'inverosimile. Cioè, mi si sente solo la voce e nemmeno sempre.
Oggi mi sono prestata da modella per Andy, con il vestitino viola a prova di vento e nuvoloni scenografici sopra la mia testa... Che comunque non sono stati fotografati.
Oggi mi sono prestata da modella, ma non mi riesce bene perchè inizio a dire: riprendimi così, metti l'inquadratura colà, ma cosa ne dici se dall'alto, oppure fammi un taglio stretto che si vedono i capelli che volano...
Tipo che se avessi una modella che scatta anche foto e che non TACE mentre io scatto, potrei staccarle la testa e poi fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu farla roteare. OLLLLEEEEE'.
Quindi potete capire che io ho un ragazzo il quale dovrebbe essere fatto santo, o similari.
FORSE sono riuscita a trovare una ragazza dagli occhi chiari che posi per me, allora ho già in mente foto tipo eteree ed elfiche, che Tolkien col Signore degli Anelli ma dove vuole andare?? Non so, farle qualche h.k a colori super tenui e morbidi.
In più ora, sempre grazie al santo ragazzo di cui sopra, ho la D300 (che era sua e io sbavavo, ma ora ha la D700 e comunque sbavo uguale) e se è vero che è l'ottica a fare la differenza comunque un pochino lo fa anche la macchina. E non venitemi a sfavare con le compattine che vanno benissimo e sai che robe e stica! Ci ho fatto tre anni e mezzo di foto e lasciamo perdere, cioè davvero. Basta con le cagate. Per di più ogni macchina fotografica è differente, faccio fatica a prenderci confidenza con la gestione della luce, con la D200 avevo fatto l'abitudine e sapevo, con questa non è la stessa cosa.
O forse è solo ansia da prestazione? Popolo di onniscenti sul mondo della fotografia, aspetto la verità!



[ Ho sfidato il mio professore di diritto urbanistico, gli ho detto che all'esame lo stupirò.
Sono nella merda. ]

...

Lentamente TRASFORMARE

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Soggetto: Jessica
Luogo: Marinella di Sarzana
Camera: Nikon D200
Lente: Nikkor 50mm f/1.4

Luce naturale

Ho provato un -qualcosa- di abbastanza diverso dal mio solito -qualcosa-
Anche perchè altrimenti mi diverto poco.

Questo post è in attesa da un giorno e mezzo :|

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Fare foto è terapeutico, io lo dico sempre. Infatti la mattinata prima dell'esame ho messo la sveglia presto, ho fatto una super doccia e una colazione abbondante, tipo la preparazione dei super eroi. Spalanco la finestra e c'è quel cielo apocalittico, di quelli che da un momento all'altro ti diluvia sulla schiena e rimani zuppo fradicio, impalato in mezzo al prato.
Ma non è scesa nemmeno una goccia, c'era solo un'enorme esplosione di nuvoloni condensati laggiù.
La domanda della mia nonmodella del tipo
- Chia, il tempo non è dei migliori si va uguale?-
è risultata un tantino retorica.

La sensazione di un'ora di foto è per me assimilabile alla sensazione post corsa. E chi corre può ben capire che sensazione idilliaca sia.
Tipo che mi sento scaricata e incredibilmente positiva quel tempo sufficiente per affrontare al meglio tutto ciò che DEVE venire dopo.
Come i quarantamila gradi emanati dall'asfalto di Firenze a qualsiasi ora del giorno, il caos di 50 studenti esagitati ed altissimi davanti alla porta dell'aula d'esame, le domande a raffica, a cui rispondere con calma stoica, dell'esaminatrice ( stranamente per niente isterica a dispetto della sua natura di donna)...

Ovviamente, una volta finita l'adrenalina pre esame aggiunta alla carica post- fotografie, arriva quella sensazione come se ti avessero riempita di randellate, lanciata in un tappeto elastico, fatta saltare priva di conoscenza per una decina di minuti, svegliata con un getto di acqua ghiacciata e, dal momento che non sei ancora riuscita a capire cosa dove quando e perché, ti suonano la Valchiria ad un volume esagerato.

A proposito ieri sera ho visto Operazione Valchiria, lo consiglio, comunque. In più ho anche festeggiato con Andy**** il mio NON COMPLEANNO, ricevendo il Nikkor 70-300 f/4.5-5.6 VR che io non pensavo fosse proprio così nitido, ecco. E nemmeno così difficilino da usare -.-'

Rendiamo grazia al tele.



Un tocco di colore

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Soggetto: Jessica
Luogo: Marinella di Sarzana
Camera: Nikon D200
Lente: Nikkor 50mm f/1.4

Luce naturale


L' ora MUTA delle fate

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Soggetto: Jessica
Luogo: Marinella di Sarzana
Camera: Nikon D200
Lenti: Nikkor 50mm f/1.4
Sigma 24-70mm f/2.8
Luce naturale

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Serata di brezza, da affacciarsi sul mare, con i piedi dentro la sabbia tiepida e lo sguardo appeso
luna grande
arancione, il suo broncio immenso
immerso in pennellate blu, piano piano sempre più scure, sempre più intense.
Ancora lo stupore
di vederla lì, tanto più rotonda quanto più precisa
la curva dei tuoi desideri.






"Liberarsi dalle convinzioni, dalle pose e dalle posizioni"

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Soggetto: Damiano
Luogo: Marinella di Sarzana
Camera: Nikon D200
Lente: Nikkor 50mm f/1.4
Luce naturale

Parte di scatti di una sessione in un pomeriggio primaverile.
Il lancio di fogli ce l'avevo in mente da un paio d'anni, ma come per molte cose, poi, capita che mi dimentichi ciò che ho in mente di fare e quindi non lo faccio.
Il primo e l'ultimo scatto sono riusciti "al volo" con un solo lancio, il secondo provando tre volte e perdendo una buona mezz'ora per raccattare tutti i fogli sparsi in culonia.
( Il fatto che sia un photoblog non vuol dire che non possa usare parole così. Ok.)

Hello Summer

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Soggetto: Me
Camera: Nikon D200
Lente: Sigma 24-70mm f/2.8
Luce naturale


L' Estate è quel colore che ti pennella sulla pelle.
Ma con leggerezza.




Le coincidenze non esistono.

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Ho nostalgia dell'Autunno. Se chiudo gli occhi ci vedo l'altalenarsi del sole tra gli alberi. Luce, ombra, luce, ombra. Ci sento lo scricchiolìo, dei primi vorticare di rosso, arancione, verde scuro e altre penombra colorate.
Del profumo di legna che arde nei caminetti delle case, nei paesi di montagna, nei vicoletti stretti.

Divento così: roba da stare delle ore appoggiata al davanzale della finestra, a guardare la gente che passa, corre, scorre, va via. E a non accorgersi che resta lì dove sta,
a guardarsi e rimirarsi la punta delle scarpe.
A non accorgersi
del ritmo delle cose.





Dopo tutto.