[ Mark Knopfler]
Due paroline...
Di solito, quando mi sveglio, sono abituata a bere il tè verde. Questa mattina non mi sono ancora svegliata, non si è nemmeno svegliata quella che, di solito, si sveglia dopo di me.
Quindi potete capire che il tè verde mi avrebbe fatto il solletico. Al che ci do di caffèina.
Chiocc'il mò.
E' giunta l'ora di iniziare ad imparare un altro programma 2D e 3D. Ho anche i tutorial in americano.
Questa è una delle cose stupende facente parte del manuale di sopravvivenza della mia università.
Una cosa, invece, io detesto (maestro Yoda):
la stragrande maggioranza dei miei compagni di corso non capisce che, un giorno, dovremmo far star sù due case.
Ora dico. Le case, i palazzi, le scuole, gli ospedali, i teatri, i cinema, and so on...
non è che stanno in piedi per grazia divina. Io sì, che sto in piedi costantemente in bilico per non so quale miracolo, ma loro... Loro no.
Se vai a dare l'orale di statica e scienza, o di laboratorio di costruzioni, o di laboratorio di tecnologia senza sapere nemmeno la differenza tra tirante e puntone.. beh.. Che te lo dico affare?
"E' ovvio che potreste far venire chiunque a dare lo scritto d'esame al posto vostro, perchè, essendo in quasi cento, io non mi metto certo a controllare il libretto.
Devo dire che per adesso non credo me l'abbiano mai fatta sotto il naso.
E' chiaro che, appena mi dovessi accorgere di questo fatto, quel tizio lì è fottuto."
Risata forte
Sguardo fisso del professore
Risata piano
Sguardo fisso del professore
Silenzio
Silenzio
Silenzio
Zanzare emigrate.
"Ok, adesso possiamo cominciare."
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