_ Il discorso di un filo _

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Non ci resta che piangere!
Ah ah
ah.


Presa dall'esaurimento nervoso perchè non imparerò mai il bilancio finanziario della domanda quindici, mi sono convinta che il professore mi chiederà proprio quella.
Già. Le convinzioni.
Hanno il potere di semplificare i dubbi, le paure che derivano dai dubbi, l'adrenalina che deriva dalla paura, l'iperattività che deriva dall'adrenalina, la stanchezza fisica che deriva dall'iperattività.
E sappiamo tutti che potrei andare avanti all'infinito.


Non so come potrei andare avanti se dovessi tendere all'infinito, effettivamente. Questa mattina in palestra ho iniziato a parlare con la cyclette. Una sfida tra me e lei una volta arrivata al livello dodici di difficoltà.
Nella settimana sono stata socievole con gli sconosciuti, ho rivisto le mie posizioni su alcuni personaggi. Ovviamente pentendomene un nanosecondo più tardi. Personaggi siete e tali rimarrete. Ognuno è causa del proprio male, chi è causa del suo male pianga se stesso, mal comune mezzo gaudio. E via.
Ho imparato alcune frasi così dette
a livello standard, durante dei dialoghi. Un livello base, dal quale posso capire se ci sarà una speranza di comunicazione a livello verbale e, per essere più ottimisti, a livello cerebrale.
Ne esco puntualmente demotivata.

Olè.

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