Punto. E ricomincio da capo.

|

Camminare sul tappeto scricchiolante e giallo, sotto una luce fredda di Ottobre, finito troppo presto e senza neppure una foto. Ma quante di notte,
me le sogno e me le segno. Prima o poi le realizzo.
Funziona così.
Firenze: immersa nel totale silenzio, nell'insolito vociare più silenzioso del solito, ogni tanto interrotto dai miei pensieri a mo' di centrifuga.
Ogni volta che esco dal corso di progettazione urbana carambolo per la strada con nuove visioni delle cose, per questo dico centrifuga. Arrivo in aula vestita di verde ed esco stropicciata di arcobaleno.
E probabilmente mi beccherò anche qualche insulto, ma che bello che è guardare le idee su carta delle persone, le idee che prendono forma, viaggiano a pari passo con le parole, con le immagini a colori
tutte a costruirsi come uno di quei video accelerati, il cervello che elabora, trasforma, intuisce.
Che vabbè, ci saranno anche le paginate di calcoli, di formule, di teoria, di anni di studio ...
Ma cazzo, sarebbe proprio bello essere capaci di FARE ANIMA.

They don't give a fuck about you.

|


E' un bel periodo pieno, in cui mi sento soddisfatta nonostante a volte sia preda di crisi di panico di fronte a muri che mi sembrano insormontabili.
Ma il bello è anche lì.
Mi sto rendendo conto che il merito di queste mie sensazioni positive va a me, che sono capace di stare da sola
e alle persone che mi stanno accanto, che mi fanno sentire libera e al contempo così legata a loro. Senza tanti rigiri di parole.
Non è una frase fatta, ma un dato di fatto: imparare a stare da soli e a volersi bene senza che ci sia qualcuno a fianco che, per condizioni al contorno, ti elevi sul piedistallo con le classiche frasi a livello standard, beh. Secondo me è essenziale.
Mi fa ridere chi dice
-Facile, adesso che qualcuno a tuo fianco ce l'hai-
C.G.C.
Che Grande Cazzata, dico io.

Ho sempre avuto qualcuno a mio fianco, ed ero io a starmi a fianco, nel bene o nel male.
A fare i conti con i miei sbagli, con le mie illusioni/disillusioni, con la mia immagine che proiettavo così come gli altri volevano che fosse.
Non sono mai stati gli altri a farmi male.
Sono semplicemente stata io a permetterglielo.
Così ho mandato a 'fanculo tutti i meccanismi e ho pensato che, forse, se mi fossi voluta bene per davvero, fino in fondo, fino al micro.millesimo mio difetto, mi sarei svincolata dall'esigenza di camminare con qualcuno a fianco per essere felice.
Io l'ho capito solo stando da sola e per un bel po' di tempo.
Per questo voglio vivere chi ho accanto, non per sentirmi speciale attraverso i suoi occhi o per avere conferme.

Viverti. Punto. Niente di più, niente di meno.

Che quel muro di perfezione che, a volte, ci si costruisce davanti per sentirsi dire che siamo perfetti non esiste.
Consolante, no?

Il tempo

|

Vola.


Il bello dell'alzarmi molto presto al mattino consiste nel vedere l'alba e nel poter scegliere la colonna sonora più adatta al momento.
Questa mattina è stata la volta di "Last chance to evacuate planet earth before it is recycled" dei Porcupine Tree
mentre pensavo che mi piacerebbe fare una levataccia per fotografare la nebbiolina fitta a strati sottili sotto cui si risveglia la campagna toscana.
Ed è ancora più bello perché fuori fa un freddo "béstia".
Mi piacerebbe anche fotografare certi scorci tra i quali passo praticamente tutti i giorni e ogni volta penso - ne varrebbe la pena-.
In più varrebbe davvero la pena
fotografare tutte le cose che in un determinato momento desidererei tantissimo fotografare.
Persone, visi, alcuni particolari dei passanti che incrocio per strada, le mani, la gestualità, di cui un po' ammetto di essere fissata. Ma mi piace.
E' un mondo che sento parecchio mio, un mondo in cui credo che le persone si esprimano al meglio, ancora di più se inconsapevolmente. Ancora di più di quei vortici vuoti di parole ripetute all'infinito, fino ad annullarle completamente.
Si accartoccia il significato e si getta via.
Alla fine è anche questione di osservare. Difficilissimo, nella sua banalità.

I wish I was

|
Oggi c'è del sereno, e della malinconia. Infatti penso che la canzone perfetta sia questa.
Ultimamente mi capita di ripensare a certe cose che ho perso, oltre che alle persone.
E non mi manca la fisicità, o forse sì, ma non è tutto.
Mi manca ciò che davo per certo di non perdere mai: le abitudini spezzate, il profumo del pomeriggio quando rincasavo da scuola.
Mi manca ritrovare quei cieli sotto cui camminavo, quel modo di osservarmi intorno.
Mano a mano ho sentito perdere un po' di certezze, e la trovavo una cosa bizzarra, quasi impossibile.
Adesso mi meraviglia il contrario. E ricerco la certezza.
Forse è anche per questo, anzi, sicuramente per questo, che non riesco a ritenermi pienamente soddisfatta.

Mi piacerebbe per un giorno aprire la porta di casa, sapere di trovarti seduta sulla sedia della cucina, composta, con il foulard azzurro e grigio posato leggero sulle spalle,
lasciare lo zaino nell'ingresso e darti un bacio.
Niente di più, niente di meno.
E' stupido questo desiderio, ma al contempo mi lascia un sorriso di fianco al cuore.

Questa sera

|

Camomillina bollente tra le mani, stanchezza, entusiasmo, sensazioni pacifiche nell'animo, un puzzle di pioggia, pozzanghere a specchiare gonfi nuvoloni d'aspettative
sotto forma di Autunno e di vento freddo.
La trapunta rossa ad aspettarmi, gli occhi che si chiudono da sé.
Mark Knopfler in poltrona numerata a Lucca per il 10 Luglio 2010

!!!

e
Walking Blues

nello stereo, nella vita
in generale.

Il gioco del Silenzio

|



Posterla [Fosdinovo]
Nikon D200
Sigma 17-70mm @ 17mm f/3.5
tempo esposizione 1/25

|

[ on air:
Prairie wedding- Mark Knopfler
cioè capolavoro]

Oggi potrei dire molte cose, delle quali la maggior parte sarebbero tutt'altro che positive,
specialmente per il fatto che mi sono svegliata all'alba a vuoto ed è già la seconda volta dopo solo una settimana di inizio delle lezioni. Perché se non mi si presenta un professore e non mi avvisa sulla sua carinissima bacheca on line di 'sta minchia, scusami se mi c'incazzo. Visto che tiro fuori i soldi di abbonamento di treno, di tasse e di buona volontà nel farmi 4 ore di viaggio per starti a sentire. Te e tutti quelli come te, che non capiscono che esistono i pendolari e non tutti possono permettersi una casina sopra la facoltà, ma si svegliano tre ore prima per arrivare puntuali alle nove. Ullàlà che rivelazione.
Ma oggi non ho voglia di sottolineare l'ovvio, voglio dare retta soltanto al mio entusiasmo e al fatto che, 'sti cavoli, quello che faccio e che mi sto costruendo giorno dopo giorno mi piace proprio. E se mi guardo intorno me ne rendo conto sempre di più, così come parlando con le persone.
Ancora di più scontrandomici pesantemente, ma non è nemmeno la soluzione lasciar parlare sempre e continuamente, se ciò che sento e che vedo va contro a quello che penso io, a quello in cui credo io, a quello che sento.

Comunicazione VS indifferenza.

Gocce di caffè

|

nero, amarissimo e per oggi la canzone perfetta è Starless dei King Crimson.
Ieri ho fatto il primo bagno al mare dell' Estate.
E stamani mi sveglia un cielo bianchissimo ma sull'orlo della pioggia, per niente in tempo con la sveglia, i gabbiani che volano bassi, il parco completamente sommerso dalle foglie cadute ed un silenzio fuori

dal normale.
Preferirei fosse la normalità, perché io amo
la normalità.

Poi, comunque sia,
è già Autunno.