_ Ma oggi peggio _

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Il nervosismo è giudice supremo. Tutto quello che mi riassume è un pacchetto di cracker distrutto dalla fame nervosa dopo 3 ore di uguale zero conclusione su mille esercizi.
La finestra con il vetro pericolosamente fragile per il mio computer, che rischia di essere scaraventato con una sadica violenza al piano di sotto. Per di più non farebbe nemmeno un volo abbastanza decoroso perchè sono al primo piano.

Michael Bublè sta cantando istericamente dalle casse, tipo colonna sonora di quei film quando preannunciano che qualcosa di paradossale sta per accadere, visto che minimamente si addice alla situazione.
Non posso ripetere 13 esami piuttosto che preparare questi due in un mese?? Non posso?! Ma perchè non c'è libertà di scelta?? Perchè sono costretta a vivere in una specie di clima da elezioni anticipate forever?

Ho la pazienza di un tappo di sughero, usualmente. Ma oggi peggio.
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I limiti che si attribuiscono come difetti altrui sono spesso soltanto proprie mancanze.
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In realtà non dovrei essere qui, ma ho deciso di non biasimarmi per questa volta.
In più per qualche secondo non ho ricordato come si facesse il simbolino del corsivo e del grassetto, dico quei codicini da appiccicare davanti alle parole in uno spazio on line. Così come diverse password.
E' una bella cosa.
Navigando di qua e di là sto notando che il gusto dell'orrido sta imperversando impunemente, aiutato da commenti entusiasti su certe immagini obiettivamente inguardabili.
Ma l'obiettività dove sta? E la soggettività?
Ma soprattutto: la banalità?

Ah, no, sir. Quella non si pronuncia.
Provandoci mi è caduta la voce da qualche centimetro d'altezza dentro la tazza di tè.
Mi toccherà barattarne un prezzo per un pezzo della mia identità.

Imperfetto

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_ E tutto cambia _

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Sono vagamente sommersa dallo studio e dai raptus come
Ora mollo tutto e mi prenoto dieci fughe, preoccupandomi prima di tagliarmi in micro 20 pezzi, di modo che ci siano due pezzi di me a farsi compagnia sparsi per di qua e per dillà.
Sto tentando invano di preparare un altro esame in 7 giorni e di non trascurare affatto ciò che chiamano salute. Non so però se un pseudo raffreddore cronico possa essere considerato un buon segno. Ad ogni modo non lo passerò mai. Quest'esame, nel senso.

Le giornate trascolorano così, tra -2 gradi centigradi al di là del vetro e le mie mani stranamente calde tra gli strati di lana grossa. E le guance che si arrossano e le labbra che si screpolano per il vento dei sorrisi.

...Sto notando che ogni tanto mi capita di sognare, prima di addormentarmi....