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[ Shot by Andy ]

Ieri ero a più di mille metri, sentivo l'odore dell'aria ferma, fresca e pungente. Lontano dal nostro mare, di cui quest'oggi arriva tutto il profumo, lontano dalla ormai mia città, in cui le persone sono pedine e le strade scacchiere di cui studiare lo scacco matto.

Sentivo la neve sulle mani e sentivo le dita ghiacciare, mentre il bianco si colorava di blu e il giallo di rosso, vivo al tramonto.Niente di romantico.

Vento gentile, occhi sugli occhi, silenzio nei silenzi e solo silenzi.Nessuna parola perfetta e tante imperfezioni che rendono unici.

Tante imperfezioni, come le cicatrici che qualcuno ha scritto essere "autografi di Dio".


Nel mio essere minuscola
come sempre mi dici tu
mi sento anche di dire grazie, a volte.

_ Velocità standard _

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Okei. Ho scompensi spazio-temporali. Spazio perchè il teletrasporto mi appartiene, temporali perchè passo tra 3 gradi a 20 con la velocità di flash, però elevata al quadrato. Soprattutto sempre positiva. Ed è importante.
Oramai si laureano anche le formiche ed io sono ancora qui che smanio per la scienza delle costruzioni e gli integrali e i baricentri che si incrociano esattamente a metà della mia testa e ad un terzo della mia altezza. Quindi rasoterra.
Sto vedendo tutto più lontano, è preoccupante?
Dipende se è una metafora. Ma non divagherei.

Ho la musica leggermente alta.

Update del 15.3.08
Nel senso che questo post ho iniziato a scriverlo due giorni fa e non ho ancora avuto tempo di finirlo..
Questa sera, ricordo a me stessa che ho una cena di laurea. Dopo le 100 foto circa durante la mattinata di proclamazione, spero vivamente di non dovermi portare l'attrezzo di nuovo.
Motivi:
A- sono alquanto provata da una nottata passata tra cotolette lenitive per l'anima e micidiali per il fegato, la mia torta della nonna da tuffarcisi dentro e il film 10.000 AC. E la gente al cinema non smette MAI di parlare (datemi una clava subito). Un ritorno a casa verso le 2 e una levataccia notturna fino alle 6 causa attaccoacutomaldischiena per mia sorella.
B- vengo presa per una "fotografa seria", non è una gran cosa. Specialmente per i miei capelli. Non ve lo posso spiegare, ma fidatevi. C'è un perchè.
C- il locale sarà strapieno di gentaglia, musica e casino.
D- non riuscirò a dormire oggi, andrò avanti con sole 4 ore di sonno e un pomeriggio di preparazione esami.


Manco fossi CEPU o, peggio, Giorgio Mastrota.

Ho finito il post, incredibile.

Con permesso.

_ Essere minuscoli _

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Oggi ritorno a The thin ice.

Ho sempre desiderato sapere. Ho sempre apprezzato il ricordo di me che trascina una sedia davanti ai se, si siede appoggiata con i gomiti al poggiaschiena. Il ricordo del sorriso e dello sguardo aperto a chi mi parla.
Lo dico, in quei momenti mi sono amata molto.

Ma chi non si detesta. Tutti per un microsecondo della nostra vita avremmo voluto essere qualcun'altro, riconoscerlo non è una debolezza. Riconoscere di avere dei difetti, riconoscere che anche gli altri possono avere ragione, anche gli altri possono essere migliori è una forza che non porta all'autodistruzione.
Paradossalmente è una forza che fortifica. Ogni giorno che trascorre, ogni giorno in cui avvolgi le persiane a ridosso di un mondo nuovo e composto da milioni di routine che tracciano infinitesime variabili di infinite vite.
Voglio essere quella lassù, quella che annusa la cioccolata fondente e la polvere di caffè, quella che si ferma ad assaporare, quella che non esiste per tutti ma che per qualcuno ci sarà. Quella che ti prende per mano e ti fa girare e ti fa sorridere e mi fa volare e mi fa ridere.

Quella lassù
che mi fa compagnia nel desiderare di chiudere gli occhi, riaprirli e trovarmi un grande foglio bianco, un po' ruvido ed un po' spesso. Qualche gesso colorato per disegnare e incidere tutte le parole che mi vengono in mente.


Oggi ritorno, ma con calma.