Ciao!

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Quei pochi rimasti a leggermi ormai sanno che ho la mania di cambiare duecento volte blog, grafica e quant'altro. Quindi non si stupiranno se dirò loro che non solo le mie foto, ma anche il mio blogghino ora si trova a questo indirizzo


Forse definitivo. Chi lo sa? Comunque, venite a trovarmi, se vi va.
 :D
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"È arte la fotografia? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!"
Edward Weston

Chiusi gli occhi per tre volte mi ritrovai ancora lì...

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Dal momento che ho cancellato un'intera cartella con dentro delle tavole abbastanza importanti salvate da nessun'altra parte e sto continuando a portare sulla scrivania bicchieri stracolmi di acqua perché mi dimentico di averli portati già
mi metto un attimo in stand by,  magari cercando di ripigliare quel pezzo di me che ho lasciato tra i colori arancio di Madrid, quei suoi volti bizzarri
 ed ognuno si fa i fatti suoi, camminando sotto la pioggia a testa alta come se tra gli alberi filtrasse sempre il sole
secondo un ritmo inconsueto che non riesco a seguire, gli spazi che sembrano convergere su un unico puntolino (me) tanto che mi gira la testa se provo a fare fotografie dal basso verso l'alto dall'alto verso il basso.
Disorientante.
Molto meglio una microdimensione,  cielo striato bianco e blu a contrastare le ceramiche delle case basse dai colori neutri, un gatto da cornice ai vicoli sprofondati nel silenzio dell'ora di punta.
Molto meglio la piccolezza, ben lontano dai riflettori, dalle domande, dal luccicchio, dall'io.
Molto meglio un sorriso e defilarsi piano piano
ad osservare da un angolino qual è il momento migliore per fare centro.

Non so effettivamente quante volte ancora possa sbagliare, certamente nella stessa quantità in cui possa essere nel giusto
ma se riuscissi a leggerti addosso un po' di sereno oppure regalarti un po' di sole
non mi importerebbe granchè di tutto il resto.


One for you, one for me.

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AAAAAAAAAAA
Mi sembra siano passate cinque settimane da inizio settimana
ed invece sono trascorsi solo 3 miseri giorni fatti di 30mila ore e  triliardi di secondi che si triplicano ad una velocità inqualificabile.
 Parola del giorno: tre.

Comunque.
Dopo la settimana scorsa passata a trotterellare tra un corso ed un altro, cercando di non far rotolare qualche testa
domenica ci siamo catapultati alla corsa dei tre ceri di Gubbio, in cui siamo passati da +25°C della mattina con un sole che levati, a +5 forse +6°C durante tutto il pomeriggio con pioggia.
 Ma questo non ci ha impedito di fare delle corse sulla pietra iper scivolosa pendenza 90% con la rinomata agilità di una foca spiaggiata, arrivare la sera fin sopra al monte con un'impermeabile multicolore che lascia fare.
Scendere in condizioni disumane fino al centro storico per le nove e mezza, dove mi sono divorata diversi tavolini commestibili assieme ad una discreta quantità di vino (gratis) (OLE').
Dicevo, dopo questa domenica trascorsa molto in relax (di cui logicamente non ho ancora avuto modo di vedere le foto scattate), ho passato un giorno e mezzo al computer per produrre un progetto che fosse alla pari di quelli studiati in tre settimane, staccandomi giusto le 4 ore per ricaricarmi il cervello dormendo, avendo conferma ancora una volta che chi fa da sé fa veramente per tre
magari anche per quattro o cinque, sia mai avanzasse del tempo utile.
Tempo che ieri avrei voluto utilizzare per iniziare a salvare in jpg le foto del matrimonio di settimana scorsa, dico SALVARE IN JPG mica ho detto POST-PRODURRE, cazzo. E invece nisba, perché circa 200gb di foto nell'hard disk non mi facevano girare nemmeno il Capture. Ma che ve lo dico a fare?
Così mi sono mandata a fanculo, sono andata a riprendermi e sono tornata con un hard disk esterno da 2TB che ho scoperto si pronuncia TETRABAIT dalla commessa ESPERTISSIMA di expert
e che poi devo imparare a non fare una sega e a vendermi, vendermi tantissimo! Chissene di saper fare qualcosa?? Basta crederci!!!
Ne trae giovamento anche la pelle con un bel trattamento al VAFFA universale.

Con permesso.

Perplessità

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Derivano dall'utilizzo dell'agenda, reso più carino e attraente dai colorini di iCal, perché tutte le cose con davanti una -i- di -iMac assumono altre sfumature.
Ovvero balle!
Per me scrivere attività in un'agenda è come fare inutili buoni propositi per il nuovo anno: detesto programmare le giornate, soprattutto quando il mio umorebarracarattere coincide con la luna (storta) e sapere già in anticipo quello che devo fare comporta farlo controvoglia, solitamente malissimo.
E' come se avessi un occhio puntato addosso, tipo ansia da prestazione che mi porta a combinare disastri.

Comunque, volevo dire un'altra cosa.
 Ieri mentre impugnavo la macchina fotografica sotto il sole a picco ed il mio Socio Amico uguale ( devo dire momento ideale per fare foto di NONPOSA agli sposi, nonostante l'idea brillante di portarli al parco della versiliana). Dicevo, mentre il caldo ci stava sciogliendo le dita delle mani e dei piedi senza ritegno... Ho capito che nemmeno le foto di posa ci riesce di farle senza rotolarci per terra, sdraiarci dal basso col grandangolo, far camminare la sposa col tacco 12 su un micro sentierino alberato o in mezzo alle anatre incazzatissime che svolazzano sul lago.
Quindi la regola è prenderla sul ridere e dimenticarsi di dover confezionare le persone in un album da 80 pagine dove la finzione è la regola.

Ci vorrebbe un po' più di anima
q.b.


A rincorrere le nuvole.

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In questi mesi le giornate sembrano finire troppo presto per iniziare ancora prima. 
Sembra che il problema non sia prendere la strada più lunga o quella più corta
ma avere fretta.

Oggi però è domenica, a tutti gli effetti.
Girovagare senza meta, fermarsi a respirare l'aria delle colline, godere del panorama, guardare una micro fiera in un micro paesino sorseggiando un bicchiere di birra artigianale. 
Essere appagati delle piccole cose. 
Metto al sicuro il mio mondo ed il mio sorriso
nei tuoi occhi .


Solo i viaggiatori finiscono

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"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.

 E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione.
 Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. 
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. 
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. 
Il viaggiatore ritorna subito."
J. Saramago

Ecco.
Mi piace sia tu il mio compagno di viaggio e che mi racconti il mondo con i tuoi occhi, perché quando una qualsiasi giornata arriva al termine
 mi sento piena 
di nuove cose.


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Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria
ma non togliermi il tuo sorriso.


We are standing on the edge.

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Non mi piace affatto quando sento ciò che ho sgretolarsi piano tra le dita, non amo guardare da lontano una felicità che non mi sento affatto in grado di dare.
Non mi piace quando dico affatto nelle frasi, mi sa di qualcosa di drastico a cui non so se porre rimedio, se mai dipendesse da me.
Chissà.
Mi piacerebbe percorrere una strada,
in salita, in discesa, un po' e un po'
invece mi sembra di sentirmi costantemente davanti  a un bivio.
Immaginati ganzo poi se mi portasse alla solita meta
?

Lontana.

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"Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in una piccola parte di quegli anni che vive davvero,
e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata.
Allora, lì, è felice.
Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando.
Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda.

Semplicemente è lontana."
A. Baricco





La notte si avvicina...

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Ci risiamo.
Oggi non ci siamo proprio.
Cielo monocromatico, passanti impassibili, mal di testa da ignorare, pioggerella fine a puntinare le finestre.
Sono inchiodata al pc cercando di caricarmi di entusiasmo come le duracell MA
il mio cervello vaga
purtroppo, o per fortuna
molto velocemente. Mi sento stra
piena di cose, idee, di voglia di realizzarle, di andare di pari passo con i miei desideri
e so benissimo che l'impazienza non gioca a mio favore.
Non che questo mi dispiaccia, potessi avere tutto e subito non mi parrebbe vero.
Infatti non lo è.

Continuo comunque a non capire se esista o meno il momento giusto.

See You Soon

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Quando sento un'enorme folla di gente far casino, dire le peggio cazzate, ridere a crepapelle, cantare a squarciagola
ammutolirsi
davanti ad uno spettacolo di fuochi d'artificio sotto un cielo nero ed una città completamente al buio
forse penso che siamo tutti un po' bambini, un po' sognatori
e ci piace credere alle storie inventate tra le pagine della notte, sussurrate all'orecchio prima di addormentarsi per abbandonarsi alla stanchezza.

Anche se le luci poi si accendono di nuovo.
Perché dipende quali, dipende come.



Il miglior ultimo dell' anno potessi mai trascorrere.
Grazie.