Prima o poi lo faccio

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Assolutamente.

Parto con una cinquantina di rullini, l'analogica, prendo un treno a caso e chi mi ama mi segua
oppure chi s'è visto s'è visto.

Comunque vada avrò sempre me stessa a farmi compagnia
e direi che non è poca cosa.



... E mi sogno i sognatori che aspettano la primavera ...

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Stasera mi viene da ripensare a quella letterina che ti ho fatto recapitare qualche mese fa.
Al fatto che avrei anche voluto rileggerla insieme, un giorno. Riderci su.
Ero quasi convinta che a 'sto giro la vita avrebbe potuto piacevolmente sorprendermi, perché avevo fatto un passo in avanti.
E tutte le parole che spesso mi tengo in un posto inutile, tra il cuore e le labbra, le avevo messe lì, nero su bianco e poi sarebbero passate a te.
Cosa ci poteva essere di sbagliato. Era la cosa più giusta da fare.
Invece il tempo, a volte, se ne frega, spesso portandoti via le cose migliori, dal basso verso l'alto con fare sicuro come per chiederti
cos'altro poteva mai accadere, secondo te?-
Il tempo altre volte ti segna la pelle, ti scava dentro mettendoti a nudo, guardandoti
bene bene in viso.

Comunque niente.
Era per dirti che nonostante il tempo passi e tu abbia preso il tuo treno a vapore
io ti porto ancora con me, dentro la stessa canzone. E va bene così.


Negli occhi della gente una certa malinconia.

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Se l'estate fosse iniziata potrei certamente dire che si sta per dirigere alla deriva.

Il cielo si rabbuia prima, ma ancora con un arancio intenso dietro a nuvolone scure, quando fanno capolino. Le maniche lunghe colorate, qualche ombrello di qui, i bambini che saltano le pozzanghere e io a rubarli, portandomeli via in qualche foto.
Un'estate composta dalle solite serate composte dalle solite persone e dalle solite risate. Quindi lucine nuove colorate
da vedere e riaccendere prima di addormentarsi, dentro il freddo di una casa mobile
sotto una coperta nerissima di stelle.
Genova notturna, perfetta, in modo così assurdo e silenziosa. La sensazione di perdere qualcosa tra le mani che quasi quasi la lascio andare prima io.
Mi sembra la sensazione di vertigine, una spinta incontrollabile verso il basso, verso il vuoto.
Ma ne vale davvero la pena, di vivere ogni cosa in modo viscerale se la vita diventa come osservata dal punto più alto.

Che la paura poi
passa.




Se vuoi la magia...

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... togliti l'armatura!
La magia è molto più forte dell'acciaio!