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In realtà non dovrei essere qui, ma ho deciso di non biasimarmi per questa volta.
In più per qualche secondo non ho ricordato come si facesse il simbolino del corsivo e del grassetto, dico quei codicini da appiccicare davanti alle parole in uno spazio on line. Così come diverse password.
E' una bella cosa.
Navigando di qua e di là sto notando che il gusto dell'orrido sta imperversando impunemente, aiutato da commenti entusiasti su certe immagini obiettivamente inguardabili.
Ma l'obiettività dove sta? E la soggettività?
Ma soprattutto: la banalità?

Ah, no, sir. Quella non si pronuncia.
Provandoci mi è caduta la voce da qualche centimetro d'altezza dentro la tazza di tè.
Mi toccherà barattarne un prezzo per un pezzo della mia identità.

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