C'ho il mac in ostaggio, scrivo col PC

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Sto attraversando la fase -crisi mistica del Sabato sera- Ho imprecato contro due tizi, insultandoli abbestia (prima o poi rischierò la vita, lo so), non curante del mio essere nana e mingherlina all'inverosimile. Cioè, mi si sente solo la voce e nemmeno sempre.
Oggi mi sono prestata da modella per Andy, con il vestitino viola a prova di vento e nuvoloni scenografici sopra la mia testa... Che comunque non sono stati fotografati.
Oggi mi sono prestata da modella, ma non mi riesce bene perchè inizio a dire: riprendimi così, metti l'inquadratura colà, ma cosa ne dici se dall'alto, oppure fammi un taglio stretto che si vedono i capelli che volano...
Tipo che se avessi una modella che scatta anche foto e che non TACE mentre io scatto, potrei staccarle la testa e poi fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu farla roteare. OLLLLEEEEE'.
Quindi potete capire che io ho un ragazzo il quale dovrebbe essere fatto santo, o similari.
FORSE sono riuscita a trovare una ragazza dagli occhi chiari che posi per me, allora ho già in mente foto tipo eteree ed elfiche, che Tolkien col Signore degli Anelli ma dove vuole andare?? Non so, farle qualche h.k a colori super tenui e morbidi.
In più ora, sempre grazie al santo ragazzo di cui sopra, ho la D300 (che era sua e io sbavavo, ma ora ha la D700 e comunque sbavo uguale) e se è vero che è l'ottica a fare la differenza comunque un pochino lo fa anche la macchina. E non venitemi a sfavare con le compattine che vanno benissimo e sai che robe e stica! Ci ho fatto tre anni e mezzo di foto e lasciamo perdere, cioè davvero. Basta con le cagate. Per di più ogni macchina fotografica è differente, faccio fatica a prenderci confidenza con la gestione della luce, con la D200 avevo fatto l'abitudine e sapevo, con questa non è la stessa cosa.
O forse è solo ansia da prestazione? Popolo di onniscenti sul mondo della fotografia, aspetto la verità!



[ Ho sfidato il mio professore di diritto urbanistico, gli ho detto che all'esame lo stupirò.
Sono nella merda. ]

...

15 Comments:

davide ha detto...

Aspetto con ansia le foto elfiche :P

Alessandro Melillo ha detto...

Chiara,
sarò diretto: basta con le cagate un paio di palle.
Ma che sei di fòri???

Renditene conto: stai sostenendo la tesi secondo la quale le tue foto non varrebbero uno sputo di cane se tu non avessi che una compatta per scattare.

Io non finiro' mai di ripeterlo: Majoli ha scattato molti dei suoi migliori fotogrammi con delle Olympus 8080. per Magnum, eh, non per l'Editrice Caccola.

Dico, delle 8080, cazzo; non ci voglio credere che l'hai scritto davvero.

Chet Baker suonava spesso con delle trombe che chiamarle tali era un'offesa persino per gli idraulici, perche' era strafatto e gli strumenti se li impegnava per comprarsi la roba. poi *doveva* suonare e rimediava ogni possibile cesso di tromba o flicorno.
e *suonava*.
suonava da dio.
Ora, io ho un cesso di tromba e neanche ho l'esigenza di bucarmi; cosa dovrei fare, passare le giornate a pensare a come suonerei se avessi una Bach Chicago da quattromiladuecento euro oppure impiegare il mio tempo a soffiare dentro quel pezzo di tubo per vedere se imparo a suonare almeno all'uno per cento di come suonava il veccho Chet?

scusa ma quanno ce vo' ce vo'.

Nuage ha detto...

NoNo. Io sostengo la tesi che se hai talento puoi fare le foto anche senza macchina fotografica. E puoi suonare anche con gli aeroplanini di carta.

Ma parlando di me, io ho fatto foto sia con la compattina sia che non con la compattina e la differenza sti cazzi, se c'è. Perché certe cose con l'automatica non le potevo fare, e ora le posso fare. Certe cose non sapevo nemmeno come regolarle, e ora ho imparato.
La differenza c'è, eccome. Perché negarlo? Non ho mica sputato in faccia a nessuno.

N.B.

E' ovvio che se non hai occhio, anima, sensibilità, estro, creatività, umiltà, voglia di metterti in gioco non ti serve niente del più iper tecnologico strumento della nostra minchia.
Ma non serve che sottolinei l'ovvio, mi auguro.

Nuage ha detto...

E per compatta io intendo quelle che non hanno nessun controllo in manuale, né di tempi né di diaframmi, non so se c'hai presente. Io ho scattato per tre anni e mezzo con la Nikon Coolpix 3.2 Megapixel,
non aveva comandi in manuale e potevo regolare la profondità di campo solo a distanze ravvicinatissime.
Però intanto un po' di occhio fotografico me lo sono fatto, ma era limitante.
Cioè mi sembra di non aver bestemmiato, ma semplicemente fatto un quadro della realtà.

Dario Aka McGregory ha detto...

Complimenti per le foto... very good...

Anonimo ha detto...

"[...] riprendimi così, metti l'inquadratura colà, ma cosa ne dici se dall'alto, oppure fammi un taglio stretto che si vedono i capelli che volano eheh ;)" (cit.)


paga royalties a laclauz.
smuah.

Nuage ha detto...

Grazie Dario... Ma... il sei il Dario che conosco io?

Cos'è che devo pagare?

laclauz ha detto...

anonimo scrupoloso seguace nostro, io ho citato Nuage sul suo flickr perché questa sua descrizione cadeva a pennello con la lì presente situazione, quindi forse io dovrei pagare Nuaji ma secondo me me la passa liscia, per questa volta ;)

Comunque sono molto d'accordo con questa cosa, ed è il motivo principale per cui detesto farmi fotografare: che non posso decidere tutto io.

Dario ha detto...

Eh si che sono il Dario che conosci te, l'altro giorno ero in bici a Poveromo, zona Baraonda, e mi sei venuta in mente... Anche io mi sono dato alla fotografia, da meno di un anno... forse un giorno diventerò bravo come te :-p


ps: chi ha talento fa belle foto con una reflex da 300 euro e chi non lo fa schifezze con 5.000 euro di attrezzatura, questo è pacifico, per potersi avvicinare seriamente alla fotografia e non avere limiti, una refelx o almeno una bridge, per quanto scarsa ed econima, è essenziale. Picasso col pennello cinghiale penso avrebbe fatto ben pochi quadri...

Dario ha detto...

... magari ne conosci 16 di Dario (non dico Dari perchè mi fa venire in mente quel gruppo assurdo di ragazzini urlanti)... a questo non avevo pensato :-)

Alessandro Melillo ha detto...

con calma, dopo qualche giorno d'inferno al lavoro, cerco di riesumare quel lungo e tiporroico post che credevo di aver postato e che invece Blogger mi ha bellamente cancellato.
La sostanza qual'era?
Semplice, che continuo a dissentire. Ma solo perchè evidentemente mi ero spiegato piuttosto male.
Quello che volevo dire è che per me le difficoltà generano opportunità e l'eliminazione delle difficoltà queste occasioni le brucia irrimediabilmente.
Siamo ormai subissati da modelli e stereotipi in misura tanto ampia da non rendercene quasi conto. Faccio un esempio: le macro; siamo stati abituati a pensare che una macro sia bella se ha una ridotta profondità di campo e di conseguenza tendiamo a farle così perchè si deduce erroneamente che farle in altra maniera non porti a buoni risultati. Il fatto è che non ci sono solo due modi di scattare macro.
Io quando avevo una macchina incapace di ridurre più di tanto la distanza focale minima, invece di pensare che senza un mediotele macro non sarei riuscito a fare delle belle macro, ho iniziato a sperimentare tenendo di fronte all'obiettivo con la mano una lente convessa per proiettori dia.
risultato: ingrandimenti moltiplicati e strani effetti al contorno. Cosa ho scoperto? Che non è necessario ridurre l'area di fuoco nitido di un soggetto per farlo risaltare, ma si puo' sfruttare invece anche l'area di distorsione non lineare di una lente convessa. Con la reflex invece ribalto il 50mm con un anello invertitore, montandolo tramite la ghiera dei filtri. in questo modo riduco la focale minima anche se perdo la messa a fuoco e sono costretto a una distanza fissa,che pero' e' perfetta per le macro.
Se per assecondare il preconcetto che certi limiti possano essere oltrepassati solo con una certa attrezzatura avessi concluso che mi serviva un mediotele macro, probabilmente non avrei mai scoperto questa tecnica artigianale.
E' ovvio che se si ragiona in termini di avvicinamento alla fotografia si sposta la questione su un altro piano, ma qui non siamo tra gente che ignora i rapporti tra aperture, tempi e sensibilità, o sbaglio? E comunque non serve una D700 per poter sfruttare appieno le caratteristiche fondamentali di una macchina fotografica. Basta una Yashica FX-3 e il 50 f/2 per quaranta euro complessivi.
Per questo non concepisco lo sbavare di fronte alle attrezzature galattiche. Non l'ho mai fatto, non lo capisco e onestamente non riesco neanche a trovare un punto di vista che lo giustifichi...

[follows]

Alessandro Melillo ha detto...

E se l'attrezzatura "pro" non serve nè a uno privo di passione, idee e talento (perchè comunque non farà mai delle belle foto) nè a uno talentuoso (perchè uno bravo si è detto che le foto le fa anche senza macchina) allora, a chi serve?

La mia risposta è "a nessuno".

Intendiamoci, potrà far piacere, ma non sarò mai d'accordo sul ritenere che sia fondamentale e necessaria per permettere di capire come funzionino le elementari regole di composizione ed esposizione.
Dirò di più (e mi pare già di sentire lamentele), secondo me non e' neanche fondamentale che le si conosca.
Perchè tutti sono spinti a pensare che per essere apprezzati si debbano realizzare le foto da manuale, tipo che nel b/n i cieli siano belli solo se sono neri, che i blu polarizzati del cielo d'estate siano sempre migliori di uno sbiadito celeste, che i fuochi d'artificio si facciano solo coi tempi lunghi e i ritratti solo col mediotele.
E allora, se fosse così, la bravura del fotografo una volta che tutti hanno acquisito le tecniche e ottenuto l'attrezzatura per produrle, si limiterebbe esclusivamente alla composizione e all'idea.

Io, scusate, non ci sto.

La fotografia, per quel che mi riguarda, non è solo la realizzazione di un'idea in forma d'immagine. L'uso e abuso di tecniche e attrezzatura, qualunque siano, e' parte integrante del processo. Il momento e l'azione anche. Perfino i limiti imposti da condizioni al contorno che non possiamo controllare.

David Burnett vince il White House News Photographers' Association's Eyes of History top prize con una Holga;

oppure usa questa.

ma insomma, basta con questo gear-porn, che diamine.
Io volevo solo che tu avessi ben chiaro che quando dici "con la compattina certe cose non le potevo fare" forse forse nella maggior parte dei casi non era neanche necessario che tu le facessi.

parafrasandoti, cara Chiara, "non venitemi a sfavare con le top-end D-SLR che vanno troppo meglio e sai che robe e stica! Le ho valutate per tre anni e mezzo e lasciamo perdere, cioè davvero. Basta con le cagate."

;-PPP

Nuage ha detto...

Non credo che il discorso si possa rigirare, dico del "basta con le cagate" perché il mio discorso sulle compattine ha un senso a riguardo. Non ho detto che è necessario PER FORZA DI COSA avere una macchina di ultima generazione (poi se io sbavo saranno anche cazzi miei ad un certo punto eh, non bisogna polemizzare ogni volta su tutto. La vita va anche presa un po' "easy, man" come si suol dire).
Tutte le cose che hai scritto, con cui concordo peraltro, non sono legate alla mia affermazione perché , al contrario, io non demonizzo tutte le tecniche dell'arrangiarsi demonizzo le macchinette compattine (lo ripeto) che sono state limitanti per me. E con cui, comunque, ho capito che mi piaceva molto fare foto.
Ora se non fossi nel mondo del digitale userei come useremmo noi tutti oramai espertissimi fotografi (leggi: ironia) una macchina in manuale e probabilmente avrei molta più esperienza (e pazienza, credo). Ma ho scelto la via della comodità nonostante mi piaccia moltissimo l'analogico e blabla lo sanno anche i muri oramai.
Bon, io prendo le cose con leggerezza, e tu mi parli della Yashica FX-3 50mm f/2 non è una COMPATTINA NIKON, capisci quello che ti voglio dire? Cioè parlo che le compatte della Nikon sono limitamti e ti metti a parlare delle Holga. Come se io avessi detto- comprate tutti le digitali ultima moda, solo con queste reflex potrete fare foto degne di tal nome, o popolo!-
Hai divagato, perché tutto quello che hai detto lo condivido pienamente, ma non centra niente con quello che ho scritto.
Se vuoi continua in e-mail è più comodo.
:P

Alessandro Melillo ha detto...

ma sìììììììì, ma sììììììì, easy, lady, il discorsolùngo te lo faccio per email, che è una bischerata.

polemizzare ogni volta su tutto? ma se il novanta per cento dei commenti che ti lascio sono complimenti! ahahah!

due cose sole dico, poi taccio.
primo, il discorso toccava due aspetti: sbavare dietro a una D700 e lamentarsi delle compattine.
sulle compattine forse posso anche darti ragione.
invece semplicemente insistevo sulla sbava perche' quando vedo casi di gear-porn mi cascano le palle. specialmente se chi ne soffre (perché secondo me è una patologia) e' qualcuno che non vorrei ne soffrisse. ;-)
finché non sbavi sulla mia maglietta, che mi farebbe schifo, per me comunque va bene anche così; sbava pure, io t'ho messa in guardia, eheheh!
secondo, per fare un esempio il caro Giorgio Verdiani compra, tra le altre, compattine inutili e a volte perfino rotte, apposta per le loro qualità. Giorgio può darsi che tu lo conosca perché insegna disegno automatico ad ark, non so.
vale la pena guardare il suo stream su Flickr.

insomma, hai ragione: la differenza c'è ed è innegabile.
quello che sostengo io e' che però magari non ha la minima importanza.

e il resto in privè. olè. :-)

Aureliano ha detto...

e adesso non ti rimane che provare gli i Carl Zeiss ZF (a proposito di lenti) per vedere qualcosina su cui davvero sbavare. O Leica R su nikon adattata: ma quella poi diventa una bruttissima malattia.

che poi e' vero che se hai talento lo esprimi con quello che hai, ma Salgado non e' andato in giro con una kodak fun, ne Saudek usava quello che trovava nei fustini di detersivo.

Ciao

DesdeMonaacida