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Fare foto è terapeutico, io lo dico sempre. Infatti la mattinata prima dell'esame ho messo la sveglia presto, ho fatto una super doccia e una colazione abbondante, tipo la preparazione dei super eroi. Spalanco la finestra e c'è quel cielo apocalittico, di quelli che da un momento all'altro ti diluvia sulla schiena e rimani zuppo fradicio, impalato in mezzo al prato.
Ma non è scesa nemmeno una goccia, c'era solo un'enorme esplosione di nuvoloni condensati laggiù.
La domanda della mia nonmodella del tipo
- Chia, il tempo non è dei migliori si va uguale?-
è risultata un tantino retorica.

La sensazione di un'ora di foto è per me assimilabile alla sensazione post corsa. E chi corre può ben capire che sensazione idilliaca sia.
Tipo che mi sento scaricata e incredibilmente positiva quel tempo sufficiente per affrontare al meglio tutto ciò che DEVE venire dopo.
Come i quarantamila gradi emanati dall'asfalto di Firenze a qualsiasi ora del giorno, il caos di 50 studenti esagitati ed altissimi davanti alla porta dell'aula d'esame, le domande a raffica, a cui rispondere con calma stoica, dell'esaminatrice ( stranamente per niente isterica a dispetto della sua natura di donna)...

Ovviamente, una volta finita l'adrenalina pre esame aggiunta alla carica post- fotografie, arriva quella sensazione come se ti avessero riempita di randellate, lanciata in un tappeto elastico, fatta saltare priva di conoscenza per una decina di minuti, svegliata con un getto di acqua ghiacciata e, dal momento che non sei ancora riuscita a capire cosa dove quando e perché, ti suonano la Valchiria ad un volume esagerato.

A proposito ieri sera ho visto Operazione Valchiria, lo consiglio, comunque. In più ho anche festeggiato con Andy**** il mio NON COMPLEANNO, ricevendo il Nikkor 70-300 f/4.5-5.6 VR che io non pensavo fosse proprio così nitido, ecco. E nemmeno così difficilino da usare -.-'

Rendiamo grazia al tele.



4 Comments:

Alessandro Melillo ha detto...

pero', giusto per rompere le palle, un 70-300 non e' un tele.
e' uno zoom.

ma rendiamo pure grazia.

bon per te che te li regalano. io resto un cinquantista.

Nuage ha detto...

Hai ragione!
Ma comunque, ci siamo capiti.

Sìsì 50ino a vita anche per me, ma a me piace riuscire ad usare un po' tutto e poi capire quale preferisco.

Alessandro Melillo ha detto...

e' scontato, mi sembra che ci si capisca al volo.
ma ti saresti persa l'opportunità di puntualizzare a vuoto ? ;-)

io non ci riesco a usare tutto, so' duro.

c'ho un cinquanta sulla reflex, un cinquanta sulla telemetro, un 85 sulla biottica, ma siccome e' medio formato equivale a un cinquanta...!

ma il tu' 50, mi chiedevo, e' 50 equivalente o e' un 50 montato sulla digitale? perche' se non e' full-frame, la macchina, automaticamente ti riduce l'angolo di visuale, te lo porta, che so, a un 80.

per dire, il vecchio 70-210 che c'e' qui allo studio, montato sulla digitale diventa un 105-315.

rischi di farti il feeling del 50 sballato!

Nuage ha detto...

50ino montato sulla digitale super feeling (cioè quasi 80 credo)
50ino sull'analogica (lo posso usare su entrambe) iper feeling.

Il bello di cambiare è che sono costretta a guardare tutto da un'ottica differente.....

E questa è bella.
:D