_ Pullulo di banalità _

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Mi sto addormentando sul micropalmo della micromano, special guest star delle micro onde irradiate dal mio umore alle stelle, in repeat l'album dei porcupine tree, giusto per non perdere il vizio e per prepararmi al mega concerto del 18 novembre.. Con i biglietti nel beauty case perchè così, forse, ho la certezza di sapere costantemente dove siano. Ma credo anche di no, perchè
sia che una cosa sia soggettivamente importante, che, al contrario, sia obiettivamente futile, io riesco comunque a perderla.
Dote magnifica!!!
Sono un po' provata dalla nuova testa anni settanta, oramai irrecuperabilmente spettinata e dal pomeriggio governato da "Vi resisterò, o tentazioni di merda!"
Ma in conclusione la mia giornata è stata una botta d'autostima... Forse la smetterò di spremere il mio essere con la famosa feroce autocritica (CREDICI!), ma credo sia un bene questa mia continua autodistruzione sul piano pratico, specialmente quando, chi ne capisce e chi mi ha insegnato qualcosa, mi rassicura (tutt'oggi) che, alla base, per crescere all'interno di una qualsiasi passione deve esserci una continua spietatezza verso il proprio lavoro. Una continua capacità dell'autovalutarsi e della critica. Su questo, drasticamente, sono a buon punto.
Ci vorrò credere sempre meno rispetto a chi ci crede assieme a me. In questo modo saprò che potrò crederci, prima o poi, molto di più.

Che pirla di saggezza.
Vado ad accrescere la mia voglia di trasferirmi all'estero guardando AnnoZero. Con permesso.

1 Comments:

Anonimo ha detto...

Dico sempre che le "menti eccelse" hanno gravi disagi sociologici e sono introspettivamente instabili, come me d'altronde, non che mi giudichi una mente eccelsa, tutt'altro ma superando la quota dei 130 per il Q.I. Mensa rientro nella mischia della merda avariata.
Sono dell'opinione che superata la soglia della dipendenza dai reality (che colpisce la cerchia dei 70/80 di q.i.) e dai televisione e gdr dipendenti (dagil 85 ai 110) si sprofonda inevitabilmente in uno stato depressivo dato dall'essere consci di determinate situazioni presenti e future.
Tocca riempirsi di droghe per abbassare di qualche punto il q.i. e tornare alla pacata e felice normalità del beato (in senso buono) ignorante.