_ Nel mio tempo _

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Qualche minuto di pausa... Piedi scalzi per scoprire il vento, un po' fresco un po' nudo di un'estate che sembra ancora distante.
Questa sera rimpatriata con i compari di sempre.
Pensavo: " La coscienza a posto non ce l’ho
E non l’ho avuta mai
Neanche da bambino
Quando dicevo palle a destra e a manca
Non tanto per difesa ma più per fantasia
Per dare addosso alla supremazia
Della realtà
Per modellare il mondo da poterci combaciare
Come un biscotto nel suo stampino
Come un eroe nel suo destino."

Proprio così. Prima c'erano le solite cose, le solite scuse. Prima ero solita chiedere. Prima ancora ero solita chiedere scusa.
La realtà è cambiare, è portarsi dietro e dentro alcuni cardini che,perchè no,
picchiaci duro la testa, sbattici forte i pugni contro, strofina sopra qualche lacrima.
Apri le mani.
Tutt'ora quei cardini li tengo saldi.

La realtà è che sono cambiata e non c'è cosa più vera. Non c'è persona più differente da me stessa di qualche anno fa, che me stessa di oggi.
Tante persone, tanti occhi si sono incrociati con i miei e altrettanti si sono allontanati con un cenno della mano soltanto. Perchè ogni persona che ho incontrato doveva esistere in quell'esatto momento in cui è esistita. Perchè adesso non avrebbe motivo di esserci.
A me va bene, va bene così.
Continuerò a non essere io per qualcuno. Qualcuno che, come me, non tornerà più indietro contando cento passi nelle lancette del tempo.
A me va bene, va bene così.

I miei cardini li conto sulla punta delle dita e ci sono tutti.

Ci siete tutti.

"Non sono mai stato un mago in strategia
Navigo a vista e ormai sono un esperto
Temo rispetto e amo il mare aperto
Ci soffro e mi diverto
A veder come gira
A gettar sassi a piantare casini
A contraddire il fato e i suoi indovini

Professo Dio se sono in mezzo agli atei
Se son tra i preti mi invento miscredente
A me la pasta piace sempre al dente
La vita mi va bene se si sente,
se c’è un po’ di corrente,
se c’è da attraversare qualche ponte,
Se c’è da immaginare un orizzonte.

Sarà ricordata come l’epoca della tecnologia
Ma per me è soltanto un’occasione per vivere la vita mia
Nel mio tempo, fino in fondo, nel mio tempo...

Questo è il mio tempo
E non è mio soltanto
In bilico tra stimolo e rimpianto
È un tempo ricco gravido di segni
Vuoto di senso e pieno di congegni
Che danno possibilità infinite
Una, nessuna e centomila vite.
Vortici, vertigini, equilibri instabili
Appuntamenti non più rimandabili
Onde che se non surfi resti sotto
E non c’è aria e sembra tutto brutto.
Sporcarsi la pelle bruciarsi, toccare le cose con mano
Trovare l’immagine e poi proiettarla lontano

“Alzare bandiera a mezz’asta
Già prima di essere morto
Mi è sempre sembrato un errore
Non tengo la nave nel porto
E se la bonaccia lo impone
Non resto a guardare il soffitto sperando che cambi stagione”.
L’ho detto e poi ho fatto spesso il contrario
Perchè sono un uomo qualsiasi, un essere straordinario



Questo è il mio tempo, è quello che accade
Frequento i deserti e le strade
Non trovo risposte immediate
Del resto nemmeno le chiedo
Però credo e forse è un errore
Gli uomini abbiano un grande valore
Che è espresso in pochissima parte
E tutto concorra a sedarti, confonderti, omologarti
In casa, poi a scuola, poi fuori
Ci vogliono deboli e soli
Al massimo consumatori
Che hanno reazioni a comando
Capite voi quello che intendo? Capite voi quello che intendo?



Non lascerò il futuro nelle mani
Di chi al futuro non ci ha mai creduto
Di chi crede soltanto a questo dogma:
“fotti per primo o rimarrai fottuto”.
Io la coscienza a posto non ce l’ho
E fotto quasi sempre senza scopo
Perchè la mia natura non è chiara
Sono allo stesso tempo gatto e topo.

“Siete il sale del mondo” disse Jesus
E il sale è un conservante assai efficace:
Lo usano per conservare il pesce,
Ma non funziona a conservar la pace.
Vivo in quel pezzo di mondo
Dove il sale si compra inscatolato
E il grano cresce ormai già macinato.
Metà del mondo lotta con la fame
La mia metà si nutre di aspartame

Io la coscienza a posto non ce l’ho
E non l’ho avuta mai
Sono il peggior nemico di me stesso
L’ostacolo più grande al mio successo
Tutto e anche il suo contrario
Monotono e poi vario
Affezionato ad ogni mio difetto
Ad ogni scusa, ad ogni litania
“Non posso, scusa, devo andare via”
“Ripasserò”
“Ti pago un’altra volta”
Eccomi sono qua: l’uomo in rivolta

Questo è il tempo e spazio che divido
Con quello che mi sfida e che io sfido
Con quello che io accolgo e che mi accoglie
Con quello che io cambio e che mi cambia
Con quello che mi dono e che mi toglie
Con gli uomini, macchine e le foglie
Restando in casa o attraversando soglie
Questo è il mio tempo.
Questa è l’occasione
Questo è lo spazio di contemplazione
Il campo di battaglia per l’amore
Il tempo di equilibrio e di furore.
"

2 Comments:

Anonimo ha detto...

poi dì a Damiano che sono io che non squillo o altro...
tzé!

Nuage ha detto...

Non senti Domino da taaaaanto tempo.
No, davvero eh! Comunque glielo dico.
Ahah!
Azz rido?