_ Orologio _

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Quando soffro di vertigini mi rannicchio con le gambe contro il petto, sbircio il panorama fatto di mare, navi, porto, isole e arancio.
Guardo la mia punta dei piedi e se tocco la terra col palmo della mano la sento un po' umida. Questo mi piace.
Ma non posso chiudere gli occhi, perchè perdo la percezione del qui, di ora, di dove. Il sole è forte e picchia con insistenza anche se l'aria è quella di Novembre. Anche se l'aria è quella che è.
Ogni tanto passa una scia di aereo, ed il mio respiro che si muove tra il vuoto e l'aria rimbalza con le risate di non so chi. A qualche centinaia di metro più in là.

Ci sono delle volte in cui il silenzio segna con precisione tutto quello che deve segnare;
come quell'orologio vecchio che hai ritrovato in un cassetto e che ora porti al polso.
Ci sono delle volte in cui il silenzio gira alla perfezione.

E allora, che problema c'è.

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