The Escape Artist

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Oggi disintossicazione totale e after hour di progettazione.
Allora se c'è un mese che puntualmente detesto è Gennaio.
A parte il fatto che quest'anno proprio non mi sono resa conto dell'esistenza delle festività, o del capodanno, o del natale, eccetera eccetera eccetera.
Testimone il fatto che alla mezzanotte del trentuno ero a vedermi un film assurdo sprofondata nel piumone con Andrew, avevamo già cenato, bevuto, acceso e spento quei troiai di stelline cinesi, mentre fuori il diluvio e non chiedevo di meglio.
Ma poi, ribadisco: Gennaio!
Ritmi scombussolati, il 7 devo alzarmi alle 5.30, cioè roba da ridere, dopo che per una settimana non ho fatto altro che andare a letto oltre le due o per lavorare al progetto, o per brindare a qualsiasi cosa esistente, o per pensieri cupi vari ed eventuali.
Gennaio è da abolire,
lasciamoci in balìa dell'inverno, che c'è frega del tempo.
Già, che ce frega.
E invece.

Ho voglia di bianco e nero, cristallino e nitido come il cielo di oggi
ma anche ruvido, rumoroso, imperfetto

impronta affondata nella pioggia.

Sì.

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