Chi semina vento mi raccoglie

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Ho appena creato magicamente una tazzona spessa e arancione di camomilla ed un pezzo di crostata all’albicocca. Quando passo giornate come queste, abbandonarmi alla gola è quasi un dovere (ma cos’è SPEZZA CON KITKAT?)

Sono in piedi da questa mattina alle 6.45... Ho preso il treno leggermente in anticipo per cercare di arrivare in orario a Firenze, in quanto (oltre agli impegni dell’ agendina giornaliera) avrebbe dovuto ricevermi un professore. 
Nemmeno a dirlo che i due treni mattutini hanno collezionato un ritardo di 40 minuti, sono arrivata alle 11:00 a Firenze, ho fatto una corsa dal PROFESSORE ( il quale avrebbe dovuto ricevere dalla 10zerozero alle 13zerozero) che, con mia estrema meraviglia, non era presente nella sua auletta. Tra l’altro situata in una torretta simile a quella de “La spada nella roccia”, quando Merlino viene cordialmente ospitato assieme ad Anacleto.
Ci mancavano giusto gli ombrelli per tappare i buchi sul tetto. 
Dopo aver aspettato quei buoni 45 minuti, confidando che il Mondo universitario per una volta mi venisse incontro, scendo con infinita tristezza le tremila scale per tornare ad altezza d’uomo, dirigendomi verso Perno, per cercare delucidazioni circa la materia che sto affrontando. 
Rifaccio altri 3 piani pendenza 100% e me ne ritorno dopo un’ora a livello sottoterra come il mio umore, come la mia testa rinnovata da una decina di formule e normative. 
Perfetto. 

Mangiamo al volo quel quarto e mezzo misero di roba commestibile e andiamo a lezione, dove, dopo due ore di lavagne scritte e riscritte la mia faccia doveva assomigliare a questo


?

Tanto che il professore mi guarda e mi dice
“Signorina, la prego. Mi faccia quella domanda a cui sta cercando di trovare inutilmente risposta.

“No ecco. Ma.. Allora 4EJ/L per la rotazione nel nodo uno ok, ci sono. Quel -6EJ/L per la rotazione nel nodo due, cioè. E’ quell’ EMME segnato che non riesco a trovare nel. 
Volevo dire.

Mi sa che non ho capito bene bene bene, ecco”

A testa bassa e con l’ombrello al contrario e varie folate di vento vago alla ricerca di un treno. Uno qualsiasi, basta che giunga a destinazione. Anche dopo un’ora di attesa, va bene lo stesso. 

L’importante è arrivare, sempre, comunque e nella giusta direzione. 
Oltre a vincere, chiaramente.

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