La quadratura del cerchio

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Mi fido. Diffido.
Basta poco, qualche piccola differenza.
Diffido della pienezza dei buoni sentimenti. Di quelle persone che sputtanano le parole perfette ai quattro venti.
Costruirsi la poesia con una tale SEMPLICITA'.
Diffido di quelli che mi vengono incontro col sorriso in faccia, così, perché fa una buona impressione.
Tu non sai chi sono io
beh no.

Conosco una persona, con molti ci parlo, con qualcuno scambio sguardi. Altri mi attraversano la strada, o si affacciano ad una finestra mentre passo io, o mi guardano storto, perché non sono inclini.
Migliaia sono sconosciuti, resteranno tali. E viceversa.
Tu non sai chi sono io
beh no
chi ti dice che lo voglia sapere.

Il guaio è essere anche troppo puliti, troppo geniali, anche troppo a tempo.
Voglio vedere il fondo, il difetto, lo sbaglio. Voglio vedere l'inganno perché tu sia
credibile.
Sono diffidente, scostante e spesso incostante.
Giochi di parole, giochi di vita,
il centro non sei tu,
il centro non sono io

il centro è ancora una volta spostato
di qualche millimetro più avanti.

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